Supra (in georgiano: სუფრა [sʊpʰra]) è il tradizionale banchetto georgiano, è un'usanza irrinunciabile della cultura georgiana.
Un paese dove la parola "amico" significa letteralmente "colui che mangia dalla stessa ciotola"e l'ospite è ritenuto sacro,la patria di grandi amatori del buon mangiare e del buon vino, di persone ospitali di cui potrete riconoscere un gran cuore quando v’inviteranno alla loro tavola. Chiunque visita la Georgia deve conoscere la tradizionale sofisticata ritualità del banchetto.Ci sono due tipi di Supra: Supra festosa/gioiosa (ლხინის სუფრა), chiamata Keipi, e Supra scura (ჭირის სუფრა) chiamata Kelekhi che viene tenuta sempre dopo i funerali.
Il grande poeta russo del 19 ° secolo, Alexander Pushkin diceva che "Ogni piatto georgiano è una poesia."I georgiani sono riusciti a far diventare la loro cucina non solo magicamente saporita, ma anche brillante, originale, squisita, unica e indimenticabile."
La cucina georgiana ha assorbito le migliori tradizioni culinarie della gente del Transcaucaso, dell’Asia e dei dintorni della costa del Mar Nero.La tradizione culinaria e' basata su prodotti semplici e genuini. Utilizza prodotti a noi familiari . Abbondano diverse varietà di carne, pesci e verdure,moltissimi formaggi, sottaceti, antipasti conditi con erbe aromatiche, aglio, aceto, peperoncino, melograno e, ingrediente “obbligatorio”,le noci.
Alla tavola georgiana le pietanze vanno servite in maniera diversa rispetto a quella italiana. Sulla tavola georgiana la distinzione non è tanto tra antipasti, primo piatto e secondo piatto; ma tra i cibi freddi che si trovano già sulla tavola e cibi caldi che vengono serviti man mano che in cucina sono pronti.Sulla tavola c'e grande quantità di pietanze e ognuno si serve dai piatti principali. La tavola è imbandita,scorre il vino e tutto questo viene accompagnato dai popolari canti polifonici .
Il professore dell' università Ca'Foscari di Venezia Luigi Magarotto dopo aver visitato la Georgia rimase affascinato dal banchetto georgiano e scrisse una lettera dove raccontò "il rituale della tavola georgiana"
-Quando ci si siede a tavola, sia che si tratti di una cenetta tra amici,sia di un incontro conviviale più impegnativo, la prima cosa che fanno i comensali è quella di nominare un capotavola: il TAMADA.... egli e il leader della tavola e in quanto tale deve preoccuparsi che i commensali si trovino tutti a loro agio, che l'incontro conviviale abbia il miglior risultato possibile e che tutti i commensali alla fine tornino a casa soddisfatti. Per raggiungere questi risultati un buon Tamada deve essere una persona estroversa,dalla battuta pronta,bravo,anzi bravissimo a pronunciare parole appropriate sui più svariati temi abusati (l'amore, amicizia,ecc) che i comensali hanno sentito trattare migliaia di volte durante altri pranzi, deve essere in grado di dare corpo e solidità a quanto sta dicendo con opportune citazioni, deve conoscere molte poesie a memoria che può recitare al momento propizio e sopratutto deve avere grandi doti di bevitore, perche tutto lo svogimento del pranzo e scandito dai numerosi brindisi...
La prima cosa da sapere è che alla tavola georgiana il vino si beve soltanto quando il tamada alza il bicchiere per fare un brindisi. Il compito principale del tamada è quello del brindisi e fare un brindisi significa pronunciare un discorso, ossia non ci si limita al nostro "cin-cin" ,ma è un rituale molto piu complicato e laborioso.Un buon tamada sa imprimere alla tavola il giusto ritmo, evitando di incorrere in due pericoli: fare pochi brindisi con il rischio che i commensali non bevano tanto quanto vorrebbero,oppure farne troppi con la minaccia che i comensali alla fine si trovino ubriachi.
I discorsi vanno sempre pronunciati tenendo il bicchiere pieno in mano e sempre con la mano destra, mai sinistra.
Se un commensale arriva in ritardo, quando gia si sono fatti diversi brindisi, il Tamada gli chiede di bere un bicchiere di vino per tutti i brindisi che sono stati fatti fino a quel momento per mettersi,per così dire,alla pari con gli altri commensali.
Avviandosi verso la fine del pranzo ci sono almeno due brindisi che,se si vuole rispettare la tradizione,sono obbligatori. Il primo è dedicato a tutti i Santi,questo brindisi é un po' un segno di ringraziamento per le ore trascorse in piacevole compagnia,insomma alla festa alla quale si è stati invitati e nello steso tempo è anche una richiesta di protezione per i giorni che verranno dopo; il secondo, proposto dal commensale più anziano è dedicato al Tamada. Lo si vuole a questo modo ringraziare per come ha condotto la supra, perche se ci si è trovati bene e l'atmosfera creata era quella giusta tutto si deve a lui, al Tamada.-
Il visitatore che si trovi per la prima volta a partecipare ad un tradizionale banchetto georgiano verrà pervaso dal coinvolgente entusiasmo dei georgiani per il piacere di ritrovarsi a tavola con parenti e amici a godere dei piaceri della supra e della compagnia,e non a caso una delle prime parole che si imparano una volta arrivati in Georgia è "GAUMARGIOS",rituale espressione che accompagna ogni volta il brindisi. Si perchè ogni banchetto è accompagnato da opportuni cerimoniali e quando i commensali pronunciano questa parola il bicchiere va vuotato alla goccia.
Concludiamo quindi la nostra Supra, con un doveroso brindisi... SAQARTVELOS GAUMARGIOS!!! საქართველოს გაუმარჯოს !!!
Concludiamo quindi la nostra Supra, con un doveroso brindisi... SAQARTVELOS GAUMARGIOS!!! საქართველოს გაუმარჯოს !!!
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