È difficile trovare in Georgia un pittore più famoso di Niko Pirosmani. È un personaggio leggendario, che ci ha presentato il mondo così come i suoi occhi ingenui lo hanno visto. Il pittore georgiano che dipingeva le botteghe e osterie, insegne e bettole per campare.. I suoi dipinti hanno spesso come soggetto animali e banchetti , ma sopratutto il tema di pasqua e il soggetto che quasi in modo . ossessivo percorre nelle sue opere....Secondo diverse fonti, Pirosmani eseguì circa tremila quadri, molti dei quali dipinti sui muri delle osterie. Sfortunatamente molte di esse sono state distrutte, i muri imbiancati a calce e i dipinti verniciati. Circa duecento quadri si sono conservati fino ai nostri giorni; 150 si trovano attualmente nella collezione del Museo d'Arte di Tbilisi. Il celebre pittore Pirosmani è morto purtroppo così come ha vissuto, solo e ignorato, in uno scantinato buio, umido e freddo. Accanto a lui si trovavano quadri incompleti e colori. Era il 7 aprile di 1918 la notte di Pasqua .... I suoi dipinti sono la Georgia, i suoi paesaggi, la sua gente, le sue tradizioni, ritraggono persone con diverse occupazioni e di diversi stati sociali: ricchi e poveri, spazzini, mercanti, contadini al raccolto o a un matrimonio. Amava riempire i suoi quadri con gente in festa. Oggi non si vedono più per le strade di Tbilisi spazzini barbuti o un dottore con l'ombrello a dorso di un asino. La campagna georgiana è cambiata tanto da essere irriconoscibile. Agli occhi degli osservatori moderni, i quadri di Pirosmani possiedono un altissimo valore come testimonianza storica.
È difficile trovare in Georgia un pittore più famoso di Niko Pirosmani. È un personaggio leggendario, che ci ha presentato il mondo così come i suoi occhi ingenui lo hanno visto. Il pittore georgiano che dipingeva le botteghe e osterie, insegne e bettole per campare.. I suoi dipinti hanno spesso come soggetto animali e banchetti , ma sopratutto il tema di pasqua e il soggetto che quasi in modo . ossessivo percorre nelle sue opere....Secondo diverse fonti, Pirosmani eseguì circa tremila quadri, molti dei quali dipinti sui muri delle osterie. Sfortunatamente molte di esse sono state distrutte, i muri imbiancati a calce e i dipinti verniciati. Circa duecento quadri si sono conservati fino ai nostri giorni; 150 si trovano attualmente nella collezione del Museo d'Arte di Tbilisi. Il celebre pittore Pirosmani è morto purtroppo così come ha vissuto, solo e ignorato, in uno scantinato buio, umido e freddo. Accanto a lui si trovavano quadri incompleti e colori. Era il 7 aprile di 1918 la notte di Pasqua .... I suoi dipinti sono la Georgia, i suoi paesaggi, la sua gente, le sue tradizioni, ritraggono persone con diverse occupazioni e di diversi stati sociali: ricchi e poveri, spazzini, mercanti, contadini al raccolto o a un matrimonio. Amava riempire i suoi quadri con gente in festa. Oggi non si vedono più per le strade di Tbilisi spazzini barbuti o un dottore con l'ombrello a dorso di un asino. La campagna georgiana è cambiata tanto da essere irriconoscibile. Agli occhi degli osservatori moderni, i quadri di Pirosmani possiedono un altissimo valore come testimonianza storica.
Biografia
Questo genio è nato nella parte più bella della Georgia orientale, nel piccolo villaggio di Mirsaani, Kakheti, dove sembra che la vista delle montagne non finisca mai.Questa zona è caratterizzata da campi sterminati, boschi, monumenti storici, chiese, greggi, un ambiente dorato. Utilizzando tecniche semplici, Pirosmani rappresentava nelle tele la sua terra.I genitori di Niko Pirosmanashvili morirono quando era ancora piccolo. A otto anni iniziò a lavorare come domestico a Tbilisi, presso la famiglia Kalantarov, che si prese cura della sua istruzione e della sua preparazione culturale facendogli studiare il russo e apprezzare gli scrittori classici georgiani.Osservando l'opera creativa di Niko Pirosmanashvili si può chiaramente vedere che conosceva bene la letteratura, le opere teatrali di quel periodo (per esempio Fratello e sorella di V. Guniya) e la realtà musicale del suo paese. All'età di ventidue-ventitré anni inizio a vivere da solo. Nel 1882 conobbe, presso i Kalantarov, un pittore autodidatta, Giga Zazashvili, divennero amici e decisero di aprire un negozio di quadri a Tbilisi. Ma non aveva la stoffa del commerciante e, come tutte le sue altre iniziativecommerciali, anche questa fallì, anche perchè la richiesta di quadri era scarsa. Quindi Niko iniziò a lavorare alla stazione ferroviaria, da quel che sappiamo, nel 1890.... Lavorando alla stazione ebbe occasione di vedere molte parti del Caucaso. Dal suo pannello nacque un'intera galleria di dipinti: Ferrovia Musha, Batumi, Caccia sulla Costa del Mar Nero.
È paradossale, ma Niko Pirosmanashvili venne scoperto non da un pittore georgiano, bensì da un francese, M. Le Dantu (1891-1917), il quale in visita in Georgia, entrò nel pub “Variag” nei pressi della stazione. Un dipinto di Pirosmani affascinò il pittore francese che esclamò: “C'è un moderno Giotto georgiano”
Pirosmani era un pittore realista, però non dipingeva attenendosi a regole prestabilite. Trovò un modo di ritrarre del tutto personale, creando così uno stile pittorico proprio. Le sue opere non si conformano a quelle dei pittori professionisti georgiani dei suoi tempi, bensì si basano sulla sua visione vivida e acuta del mondo circostante e su una sincera interpretazione della vita. Molti pittori non compresero Pirosmani, al quale si deve in un certo senso la creazione di un nuovo mondo artistico, una nuova pittura e una nuova era artistica. Grazie a lui l'arte georgiana medievale e moderna si avvicinarono e in questo connubio egli rappresentava il ponte fra arte antica e moderna. Pirosmani è diverso e unico nelle sue tecniche artistiche. A proposito di Pirosmani il famoso pittore Ciril Zdanevich scrive: “Per i suoi quadri di regola sceglieva un panno oliato nero su cui dipingeva il contorno dell'oggetto. Poi applicava colori tenui, bianco, rosa e blu sulle zone chiare: facce, mani, nuvole o dettagli del paesaggio. Dipinse un quadro all'istante non ritoccando mai i dettagli in seguito”.
Molte leggende sono legate alla realizzazione dei quadri di Pirosmani.
Un oste raccontava che una volta di fronte alla sua osteria si trovava una carriola con una ragazza al suo interno che teneva fra le braccia un agnello. Un cane era fissato sul retro della carriola. Il proprietario dell'osteria, Bego Lakiev, apprezzò questa scena e chiamò Pirosmani, che viveva lì vicino, chiedendogli di dipingere la carriola. Il pittore osservò tutti gli elementi, andò a casa e dopo un'ora ritornò con il quadro. Questa è la storia del famoso dipinto Teletoba.
Anche la genesi del suo secondo dipinto è interessante. Potrebbe essere definita quasi una leggenda. Si tratta dell'amore tra Pirosmani e Margherita. Nel 1905 una ballerina francese di nome Margherita si trovava a Tblilisi per lavoro (si conserva ancora la locandina, pubblicata nel 1988 dal ricercatore Alexander Chkheidze). Il pittore se ne innamorò e le si presentò con una carriola piena di rose rosse. Si dice che fallì per questo.
Nel 1969 si tenne una mostra a Parigi, al Louvre. Da quanto affermato dal direttore del museo, Shalva Amiranashvili (1899-1975), un'anziana signora era solita recarsi alla mostra quotidianamente e prima che terminasse andò da lui dicendogli con orgoglio: “È il mio ritratto, mi faccia fare una fotografia con Margherita l'attrice”. Nonostante l'età di madame De Sevris, la somiglianza con il dipinto e la modella era molto evidente. Shalva Amiranashvili fece una fotografia con Margherita
Nel 1969 si tenne una mostra a Parigi, al Louvre. Da quanto affermato dal direttore del museo, Shalva Amiranashvili (1899-1975), un'anziana signora era solita recarsi alla mostra quotidianamente e prima che terminasse andò da lui dicendogli con orgoglio: “È il mio ritratto, mi faccia fare una fotografia con Margherita l'attrice”. Nonostante l'età di madame De Sevris, la somiglianza con il dipinto e la modella era molto evidente. Shalva Amiranashvili fece una fotografia con Margherita
Pirosmani è stato un vero pittore nazionale. Non sappiamo dove si trova la sua tomba. A. Keim, un critico d'arte francese, afferma che “il nome di Pirosmani supera i confini della Georgia in virtù del suo genio e della sua umanità. Appartiene all'arte globale e la Georgia è il suo monumento”. Dopo la sua morte l'artista è diventato sempre più famoso e i suoi quadri hanno iniziato a essere collezionati. Niko Pirosmanashvili e la sua opera creativa continua a ispirare pittori, poeti, scrittori, compositori, registi cinematografici e teatrali di tutto il mondo.
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